I drammi meteo che stanno flagellando l’Italia in questi giorni (il cui apice è stato raggiunto con le alluvioni in Sardegna) sollevano un chiaro interrogativo sugli effetti ottenibili dai cambiamenti climatici, in grado di condurre catastrofi di proporzioni davvero difficilmente pareggiabili.
L’infografica che alleghiamo qui sotto, ci spiega in maniera chiara cosa sta accadendo. Dal 1900 ad oggi il livello dei mari è aumentato di 0,19 metri: un livello che non sembra così catastrofico, ma che in realtà costituisce un chiaro segnale di un drammatico scioglimento dei ghiacciai. Nella peggiore delle ipotesi, inoltre, non viene escluso che i mari possano crescere di un altro metro entro la fine del secolo attuale.
Non solo: a quanto sopra si aggiunga l’effetto dell’incremento della temperatura media: le ipotesi anche in questo caso sono molto varie, ma parlano di un incremento che dovrebbe oscillare tra 1,5 e 2 gradi entro la fine del presente secolo. Gli effetti sono evidenti: più inondazioni, maggiori precipitazioni nelle regioni tropicali umide, monsoni più estesi e frequenti, ondate di calore più lunghe.
Ma in che modo poter evitare il propagarsi di questi effetti? L’unico modo per arginare le conseguenze sopra anticipate è quello di agire sul fronte del contenimento degli agenti che sono ritenuti “responsabili”: l’anidride carbonica, il metano, i gas fluorurati e l’ossido di diazoto. La parte fondamentale nella lotta all’inquinamento globale dovrà essere effettuata dalla Cina (che da sola pesa per il 22% di tutte le emissioni di gas a effetto serra), ma non sono privi di responsabilità anche l’Unione Europea (11%) e, soprattutto, gli Stati Uniti (13%).
In ogni caso, se volete saperne di più, questa infografica vi verrà certamente in rapido soccorso (i dati sono stati tratti dagli studi del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, della Commissione Europea).