Secondo quanto rivelava una recente ricerca condotta tra il Giappone e gli Stati Uniti, la dieta vegetariana può aiutare a tenere sotto controllo la pressione alta.
In particolare, la ricerca afferma che i vegetariani presenterebbero valori medi di pressione sistolica rispetto agli onnivori per 4,8 mm di mercurio per quanto attiene i valori contenuti negli studi clinici, e di 6,9 mm per quanto attiene gli studi osservazionali. Per quanto attiene la pressione diastolica, i risultati sarebbero ancora evidenti, ma più minimi: rispettivamente 2,2 mm e 4,7 mm.
La dieta vegetariana – concludono quindi i ricercatori – sarebbe utile per poter contrastare l’ipertensione, pur non potendosi eleggere come rimedio sufficiente per alcuni particolari pazienti, che potrebbero invece avere bisogno delle tradizionali terapie farmacologiche. “Una dieta vegetariana è un ottimo passo, ma non è l’unico passo da compiere. Due terzi degli americani pesano più di quanto dovrebbero, è tempo per noi di smettere di girare intorno al problema come se non fosse rilevante” – affermavano a margine gli osservatori dell’interessante studio.
Insomma, in altri termini la dieta vegetariana può essere un ottimo punto di partenza per il controllo e il contrasto della pressione alta, ma non potrà che essere accompagnata da un progresso fisico più generale.