A voi la valutazione se siano pochi, o tanti: nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Ambiente vengono stanziati 10 milioni di euro, per tutto il 2014, a fronte del contrasto al rischio idrogeologico.
10 milioni di euro che pertanto saranno utilizzati dai Comuni per poter rimuovere o demolire degli immobili e altre opere realizzate in aree a forte rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire.
Il provvedimento sulla Green economy, denominato “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, ricollegato alla legge di stabilità 2014, introduce inoltre un Catalogo dei sussidi che sono giudicati ambientalmente dannosi, e sussidi ambientalmente favorevoli.
Il disegno istituisce inoltre una commissione tecnica unificata per i procedimenti di valutazione ambientale, in sostituzione delle due commissioni distinte. Per quanto attiene il rischio alluvioni, il ddl stabilisce che la verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica non riguardi i piani di gestione del rischio ma solamente la parte dei piani predisposti dalle autorità di bacino distrettuali.
Il testo introduce infine disposizioni che agevolano il ricorso agli appalti verdi, integrando l’art. 75 del d.lgs. 163/2006 prevedendo una riduzione del 20% della garanzia a corredo dell’offerta, e del suo eventuale rinnovo, per gli operatori economici che partecipino ad appalti pubblici, e che siano muniti di registrazione Emas o di marchio Ecolabel.