È iniziata la drammatica conta dei danni della recente marea nera in California. L’incidente – avvenuto nei pressi di Santa Barbara – ha coinvolto alcuni dei tratti di mare più noti di tutti gli Stati Uniti, versando nelle acque salate circa 80 mila litri di petrolio.
I membri della Oiled Wildlife Care Network dell’Università della California – Davis sono già sul posto per cercare di coordinare le azioni e, purtroppo, fare la triste conta della lunga serie di animali che sta subendo gravi – e spesso definitivi e irreversibili – danni.
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Tra le spese più coinvolte, sottolineano i ricercatori, si troverebbero principalmente pellicani e leoni marini. Diverse unità sarebbero state già trasferite presso il Los Angeles Oild Bird Care and Education Center, una struttura che è specializzata proprio per il recupero di uccelli che sono colpiti da calamità naturali come, appunto, il riversamento in mare del petrolio.
Il fatto che vi sia una grande quantità di petrolio nell’ambiente non significa necessariamente che vi siano molti animali coinvolti. Spesso vi sono piccoli versamenti con un grande numero di animali colpiti e grandi maree con pochissimi esemplari. […] Al momento, nella peggiore delle stime, il versamento potrebbe essere doppio rispetto al Cosco Busan del 2007, ma non stiamo ravvisando un gran numero di animali selvatici colpiti. Non è necessariamente una relazione lineare
– spiegano dall’ente.