Non tutti sanno che il legno dei boschi pubblici non può essere preso dai comuni cittadini, anche se si tratta di tronchi caduti a terra. In altre parole, il legno trovato nei boschi è un bene di tutti, ed è parte integrante del patrimonio naturalistico. Perfino il legno morto che giace sul terreno è pertanto un vantaggio per il suolo, visto e considerato che ne migliora la fertilità e può garantire la creazione di quelle nicchie ecologiche sono fondamentali per tutelare la biodiversità del bosco.
Per quanto ovvio, non tutti i “furti” sono uguali. Si può infatti distinguere il caso della persona di campagna che abbatte dei piccoli arbusti per utilizzo domestico, e c’è invece colui che fa del prelievo del legno una vera e propria pratica di commercio illegale. Sono soprattutto questi ultimi che rischiano di andare incontro a sanzioni ben pesanti, visto e considerato che il codice penale prevede severe punizioni per coloro che vengono colti in flagrante (furto, e furto aggravato a carico di proprietà pubbliche).
Proprio considerato l’aumentare del fenomeno, a sua volta spinto dalla crisi economica nazionale, il Corpo Forestale dello Stato ha reso noto di avere intensificato il controllo sul territorio mediante opera di pattugliamento e sistemi di videosorveglianza.