L’associazione ecologica Sea Shepherd è riuscita a salvare 750 balene dagli arpioni delle navi giapponesi durante la sua decina compagna in difesa dei cetacei nel mare australe. Attività che – come documentato da foto e video nei mesi scorsi – spesso sono fronteggiate in maniera piuttosto dura dalle navi da pesca, che cercano di avere la meglio sui “disturbatori” ambientalisti mediante strumenti più o meno consoni.
In particolare, le due navi di Sea Shepherd, la Bob Barker e la Steve Irwin, sono arrivate qualche giorno fa a Wellington e Hobarth, in Nuova Zelanda, dopo aver passato più di tre mesi in mare aperto. Sebbene i bracconieri di balene non abbiano ancora annunciato il numero di cetacei uccisi in questa stagione – ha dichiarato Peter Hammarstedt, il capitano di una delle due navi – “siamo certi che non abbiano raggiunto neanche un quarto della quota che si erano prefissati. Stimiamo di aver salvato circa 750 balene”.
In ogni caso, il comandante della nave non ha spiegato in che modo è stato stimato questo numero. L’impressione è che comunque gli oltre tre mesi trascorsi in alto mare siano serviti a dare una nuova vita a qualche centinaio di “fortunate” balene…