Tra poco più di cinque anni anche nel nostro Paese sarà necessario garantire – per le case unifamiliari di nuova costruzione – un consumo energetico che punti a zero. In altri termini, le unifamiliari dovranno essere simili a delle perfette case passive, ovvero edifici che possono combinare pregi di economicità e di rispetto ambientale grazie a una serie di accortezze realizzate in fase di costruzione o di ristrutturazione: isolamento termico, sistemi di riscaldamento ecologici, utilizzo di materiali di costruzione ecosostenibili, e così via.
Ma quali sono le caratteristiche utili per poter definire tale una casa passiva?
Come ricordato da un recente approfondimento condotto da GreenStyle, affinchè una casa possa definirsi passiva è necessario che ottenga una certificazione riconosciuta dal Passive House Institute di Darmstadt, che prevede il rispetto dei seguenti parametri:
- Consumo di energia primaria annua inferiore a 120 kWh/mq
- Riscaldamento inferiore a 15 kWh/mq annui
- Tenuta dell’aria di n50 ≤ 0,6/h
- Trasmittanza (quantità di calore scambiato da un materiale o un corpo) U=0,15 W/m2K per pareti opache e U=0,8 W/m2K per pareti finestrate
In ogni caso, ricordate che la classificazione di cui sopra non è l’unica, e che anche in Italia CasaClima ha applicato un utile metodo di certificazione energetica applicata all’edilizia. Parlatene pertanto con i vostri progettisti di fiducia, al fine di arrivare alla predisposizione di un progetto che possa essere pienamente sostenibile per la vostra abitazione.