Gli italiani sono tra le popolazioni maggiormente preoccupate di quanto sta accadendo nel mondo, in termini di variazioni climatiche e di riscaldamento globale. Ad affermarlo sono gli ultimi dati confluiti nel “Global Trends 2014”, una indagine di Ipsos – MORI, che elegge i cinesi e gli argentini (oltre ai cittadini tricolori) tra i maggiori abitanti “sensibili” per quanto attiene i cambiamenti del clima.
Stando a quanto affermato dal report, all’affermazione “il cambiamento climatico attuale è in gran parte il risultato dell’attività umana“, ha risposto di sì il 93% dei cinesi intervistati, l’84% degli argentini e l’84% degli italiani. Di contro, tra i più scettici e dubbiosi vi sono gli inglesi (64%) e gli statunitensi (54%), evidentemente meno attenti a quanto succede in termini di riscaldamento globale, e al collegamento tra comportamenti dell’uomo e cambiamenti climatici.
La fiducia sembra inoltre essere piuttosto scarsa per quanto attiene le informazioni e l’azione dei governi in Europa: il 73% degli spagnoli, il 72% dei francesi e il 68% dei belgi, ad esempio, sostengono che i governi stiano sfruttando le questioni ambientali come pretesto per incrementare le tasse. Tra i più fiduciosi in tal senso vi sono invece gli italiani e gli svedesi.