Si chiama Float house o, se preferite, “casa galleggiante”. Si tratta di una unità abitativa realizzata dal Polo di innovazione dell’Edilizia sostenibile, e protagonista al concorso Eco Luoghi – Progetti di Rigenerazione Urbana Sostenibile.
Contestualizzata sul lago del Salto, al fine di rivalutarne la bellezza del paesaggio, il progetto nasce come unità abitativa provvisoria, utilizzabile in ogni stagione dell’anno da turisti che ricercano un miglior contatto con la natura, pur senza rinunciare ai comfort della casa, e alla relazione diretta con l’acqua. Insomma, una sorta di ibrido tra una barca e una casa, che ha conquistato ben più che la semplice attenzione di pochi presenti.
Il modulo base è di 27 metri quadri e può ospitare da due persone in su. Dotato di servizi, impianti energetici, zona giorno, letto doppio, è integrabile con un modulo satellite di altri 18 metri quadri, utile per ospitare altre persone.
Il progetto si contraddistingue per un basso impatto ambientale nel contesto in cui viene inserito. La maggior parte dei materiali utilizzati sono naturali, riciclabili e integrati con il paesaggio, a livello sostanziale ed estetico.