Il cambiamento climatico continua a creare numerose ombre sul futuro della Foresta Amazzonica. Secondo quanto elaborano nuove ricerche, infatti, la parte meridionale del polmone verde del Pianeta potrebbe andare incontro a periodi di siccità molto più intensi di quelli che fino a poco tempo fa erano stimabili.
L’inaridimento potrebbe causare delle importanti emissioni di anidride carbonica, e generare mutamenti molto significativi all’ecosistema amazzonica. I dati da parte del team di scienziati affermano in merito che a partire dal 1979, la stagione secca nel sud dell’Amazzonia ha allungato la sua durata al ritmo di una settimana al decennio, mentre – di contro – il periodo invernale degli incendi avrebbe subito un allungamento ancora maggiore (a proposito, ieri abbiamo parlato di quanto inquinano i Mondiali in Brasile e del contestato Stadio Amazonia).
Facile comprendere, a questo punto, quali possono essere le cause: da una parte il cambiamento climatico rende più difficile la risalita dell’aria calda e secca e il rimescolamento con l’aria umida; di contro, il riscaldamento globale inibisce le incursioni del fronte d’aria fredda proveniente dai Tropici, che potrebbe favorire le precipitazioni.
La situazione è pertanto esplosiva, e nel corso dei prossimi anni potrebbe addirittura peggiorare in maniera esponenziale, mettendo a rischio la sopravvivenza di uno degli ultimi grandi polmoni verdi del pianeta.