Gli insetticidi sono più pericolosi di quanto si possa pensare. È questo l’allarme lanciato da un recente studio condotto da un team internazionale che ha coinvolto anche l’Università di Padova, e che ha concluso come il massiccio impiego di tali sostanze possa essere potenzialmente letale non solamente per gli insetti, quanto anche per altri animali come uccelli, pesci e vertebrati.
In termini sintetici, gli insetticidi – essendo sostanze sistemiche, solubili e mobili nell’ambiente – possono arrivare a contaminare ben oltre l’area coltivata o la mera coltura trattata, espandendosi nel sottosuolo, nelle acque sotterranee, in quelle superficiali, nella vegetazione e, di conseguenza, entrando in contatto con gli animali (causandone – in alcune ipotesi – anche la morte).
Secondo quanto afferma la stessa osservazione, uno dei casi più emblematici riguarderebbe le api, animali che possono venire contaminate direttamente in volo dalle polveri emesse dalle seminatrici pneumatiche durante la semina delle sementi conciate. La pellicola che ricopre il seme, infatti, si erode durante le operazioni di semina producendo un particolato che può essere letale per le api che si trovassero a volare nei pressi della seminatrice.
Un allarme certamente da non sottovalutare, che rilancia la grandissima attenzione che occorre riporre nei confronti degli insetticidi.