The Nation ha pubblicato un lunghissimo reportage nel quale cerca di comprendere quale sarà il nocivo impatto ambientale dei Mondiali 2014 in Brasile. Un impatto che si preannuncia essere devastante, considerate le infrastrutture realizzate e gli spostamenti che verranno effettuati tra una zona e l’altra del Paese.
Solamente per il traffico aereo – stima ad esempio The Nation – si produrranno 2,72 milioni di metri cubi di emissioni serra, l’equivalente di 560.000 automobili in viaggio per un anno.
Ad ogni modo, vero e proprio simbolo di questa polemica naturalista è l’Arena Amazzonia, costruita sulle rive del Rio Negro. Una zona particolarmente afosa, che costringerà i giocatori a disputare partite a una temperatura media di 38 gradi e del 90% di umidità, e che rischia di avere un impatto notevole.
Un progetto che, oltre tutto, rischia di avere ripercussioni estremamente serie sul fronte ambientale, e potrebbe altresì essere una diseconomia notevole: rispetto ai 40 milioni di euro stimati inizialmente, infatti, lo stadio è costato 325 milioni di euro. Soldi che potrebbero presto essere moltiplicati qualora si dovesse procedere a cercare di riparare ai torti ambientali creati…