In teoria i Mondiali di Calcio di Brasile 2014 dovrebbero essere i più ecologici mai sperimentati nella storia del calcio. Merito (anche) dei tre maxi impianti fotovoltaici presenti tra le dodici sedi del torneo, e di altri due impianti che presto saranno attivati. Tuttavia, un recente studio sostiene che per l’intero evento sportivo potrebbero esservi emissioni per più di 2,7 milioni di tonnellate di co2 (ovvero, sottolineava il quotidiano La Stampa, più o meno quello che emettono tutti gli abitanti di Malta – 450 mila persone – in un anno).
Insomma, nonostante gli sforzi degli organizzatori per organizzare un mondiale “green”, il rischio è che i livelli di inquinamento vengano consolidati su livelli molto elevati. A pregiudicare la salute dell’ambiente gli spostamenti via aerea dei team che, con i loro voli internazionali, sarebbero da soli in grado di divenire responsabili di circa il 60% delle emissioni nelle settimane immediatamente precedenti e successive l’evento, e durante tutto il mondiale.
Le operazioni tv della Fifa contribuirebbero invece con quasi 25 mila tonnellate di co2, per un impatto che non dovrebbe essere lontano di quello derivante dalla combustione di 2,8 milioni di galloni di gas.