Si chiama silvoterapia e, come intuibile dallo stesso nome di tale approccio, si tratta di una terapia antichissima che punta a sfruttare l’energia positiva delle piante per rigenerare la nostra anima e il nostro spirito. Secondo remote leggende e tradizioni celtiche, infatti, abbracciare gli alberi conferirebbe un immediato sollievo a tutti coloro che si applicano con dedizione, profondità e abbandono spirituale.
Al di là di antiche tradizioni, oggi la silvoterapia continua ad essere praticata da tantissime persone in tutte le parti del mondo, ed è addirittura consigliata per le persone che soffrono di asma bronchiale, di ipertensione arteriosa e di bronchite, che dalla vicinanza con gli alberi potrebbero godere di un miglioramento delle proprie condizioni.
I benefici che gli alberi sarebbero in grado di generare sarebbero riconducibili al fatto che le piante producono degli ioni negativi che aiutano a liberare la mente e a sentirsi meglio: un albero adulto, con una chioma del diametro di 15 metri, è in grado id produrre, in un solo giorno, il necessario quotidiano di ossigeno per 14 persone. Con la ionizzazione negativa dell’aria favorita dagli alberi, si creerebbero così quelle sensazioni di relax corporeo indotte dall’abbassamento della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria. Verrebbero inoltre migliorate le capacità cognitive e di attenzione, e normalizzata la funzione neurale.
Insomma, secondo le tante ricerche che si sono occupate della silvoterapia, abbracciare gli alberi permetterebbe di favorire la disintossicazione corporea, il rilassamento, la capacità dei propri polmoni, l’apprezzamento dell’assimilazione di vitamine fondamentali. Passeggiare nei boschi è inoltre salutare perché allontana le tensioni e gli stress, allieva il mal di testa, rafforza il sistema immunitaria.
Ma in che modo abbracciare correttamente un albero? Prima di lasciarvi al meraviglioso video che vogliamo proporvi, ecco una mini guida per una corretta silvoterapia:
- appoggiate la schiena al tronco
- sistemate la mano destra sul plesso solare (la bocca dello stomaco)
- sistemate la mano sinistra a contatto con i reni
- in questa posizione, producete respiri lenti e profondi per venti minuti
Se invece preferite il movimento, cercate di ritagliarvi la possibilità di camminare in mezzo a loro in silenzio, assaporando gli odori, i rumori, i colori che sono garantiti dalla loro presenza. Una esperienza da fare da soli, in completa tranquillità, per riappacificarsi con il mondo e scoprire che, in fondo, la vegetazione è indispensabile. Si può dire lo stesso dell’uomo?