Si chiama Sprout la prima matita al mondo che – una volta terminato il suo utilizzo – si può piantare per veder crescere dei germogli. L’idea è venuta a un gruppo di ricercatori del MIT evidentemente stufi di veder cestinare i “mozziconi” di matita: di qui, la volontà di creare una matita di alta qualità, in legno di cedro, che all’estremità contiene una capsula con quattro semi “attivabili” mediante acqua.
In altri termini, quando si finisce la matita basterà inserire il fondo della stessa in un comune vasetto, e cominciare a bagnare. In breve tempo la capsula che contiene i semi si scioglierà, e i semi potranno cominciare a germogliare. Per i più appassionati di botanica, vi è la possibilità di scegliere se “piantare” matite a base di basilico, coriandolo, menta, rosmarino, salvia, timo o aneto.
Prodotta in Minnesota, la matita sta diventando un piccolo culto per gli amanti del genere, e può ben rappresentare una simpatica ed ecologica idea regalo. Il mix di mina di grafite e argilla ne fa infatti un prodotto assolutamente non dannoso per l’ambiente, per le falde acquifere e – naturalmente – per le persone.
Unico difetto? Dovrete smettere di rosicchiare il fondo della matita. Nella parte che spesso finisce all’interno del nostro cavo orale sono infatti contenuti i semi, e il rischio che correrete è quello di trovarveli in bocca. Ecco perchè il team di ricercatori americani non ha ritenuto opportuno arricchire la parte finale della matita con gommini & co…