Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa ha confermato quanto già intuito da precedenti analisi: i cani possono sorridere per empatia, copiando la mimica facciale dei propri simili.
Per arrivare a una simile considerazione gli studiosi hanno osservato un gruppo di cani durante il gioco, prendendo in considerazione sia la mimica facciale che quella corporea. “La risposta involontaria del cane alla gestualità facciale e corporea di un proprio simile esiste ed è rapida quanto quella umana” – dichiarano i ricercatori italiani – “Ma non solo: le sessioni di gioco in cui la mimica facciale e corporea erano più frequenti erano anche quelle di maggior durata, e se a giocare erano cani “amici”, la mimica facciale era ancora più marcata. La capacità di leggere attraverso il corpo e la “faccia” le emozioni altrui e di rispondere in modo appropriato è alla base di quei comportamenti che vengono catalogati come empatici”.
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Lo studio è ora suscettibile di numerosi altri sviluppi. Non ci resta che attenderli, e scoprire – un po’ di più – qualcos’altro sui nostri amici a quattro zampe.