Ecco un video che metterà a dura prova il vostro istinto: una serie di tenerissimi animali che – provati dalla stanchezza – non possono far altro che sbadigliare davanti alle indiscrete telecamere dell’uomo. E voi riuscirete a fare a meno di farvi contagiare da questa ondata di sbadigli?
Lo sbadiglio – dimostrano alcune recenti ricerche – è effettivamente “contagioso”. In altri termini, è stato provato che è più probabile che una persona sbadigli dopo aver percepito (con la vista, l’udito o entrambi i sensi) gli sbadigli emessi da un’altra persona, con una incidenza maggiore di contagio nella prima parte della mattina e in tarda serata.
Una analisi compiuta a Pisa aveva inoltre fornito la prima evidenza comportamentale alla base del contagio: la necessità di creare un legame empatico tra le persone. Non è un caso che il contagio è massimo nel caso di parenti stretti (genitori, figli, nipoti, fratelli, partner), e decresce negli amici, nei conoscenti e, infine, negli estranei.
Sempre secondo i più recenti studi, il contagio inizierebbe a manifestarsi intorno ai 4-5 anni di età: anche in questo caso, non si tratta certo di una coincidenza, visto e considerato che è proprio in quegli anni che i bambini riescono a identificare in maniera corretta e continua le altrui emozioni. Il contagio è inoltre ridotto o assente in soggetti che presentano disturbi legati proprio all’empatia, come gli autistici.