Capita più o meno sempre che il cane abbai e dia seguito ad altri eventi sonori. Ma vi siete mai chiesti che cosa desideri comunicare?
In realtà l’abbaio è una tipica manifestazione del cane domestico, piuttosto che di quello “selvatico”. Il suo abbaio nasce infatti per soddisfare gli scopi umani, ed è per questo motivo che il nostro amico a quattro zampe ha sviluppato diverse modulazioni di voce che emette anche in età adulta, in modo diverso a seconda delle razze. E così, l’abbaio vero e proprio, che possiamo indicare più precisamente come latrato, può essere di avvertimento, di minaccia, di sfida, ma anche di invito al gioco o di richiesta (di cibo, acqua ecc.). Il latrato assume toni diversi a seconda del suo significato, e quasi tutti i padroni di cani imparano presto a distinguerli.
Il latrato non va inoltre confuso con altri tipi di “abbaio”, come ad esempio il guaito, che è una tipica richiesta di aiuto: lo emettono spessissimo i cuccioli, ma vi ricorrono anche gli adulti quando si sentono in pericolo. Un altro segnale vocale è quello del “cainare”, che nei cuccioli e negli adulti, può significare anche forte paura o totale sottomissione. I cuccioli cainano disperatamente quando vedono per la prima volta il padre, anche se questi non ha torto loro un solo pelo, e così via.
Ancora, il cane può mugolare, emettendo dei gemiti sommessi e prolungati. Di norma il mugolio corrisponde a un malessere di tipo psicologico. Alcuni cani possono emettere mugolii per segnalare dissenso verso un’azione del padrone. In aggiunta a quanto sopra, vi è poi l’ululato, tipica attività vocale che permette al membro disperso di un branco di far conoscere la propria posizione (con risposta del branco), o ancora a un branco separato da uno dei suoi membri di “chiamarlo”. Altrettanto tipicamente, l’ululato è utilizzato da un intero branco di far conoscere i confini del proprio territorio, e ancora per rafforzare i rapporti interni al branco.
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Calando il discorso sui cani domestici, osserviamo come in realtà tali esemplari non ululino mai per motivi territoriali, neanche quando è parte di un branco (gruppi di cani che vivono insieme); in compenso talora ulula in “risposta” a rumori ben diversi da un ululato, ma che lui identifica come tali (ecco perché alcuni cani ululano sentendo musica o sirene).
Tra le altre manifestazioni vocali del cane ricordiamo ancora una sorta di “starnuto”, che è in realtà uno sbuffo di avvertimento (i nostri amici a quattro zampe non prendono mai il raffreddore!), emesso di norma quando il cane ha di fronte a sé qualcosa di sospetto di cui però il non è ancora sicuro.
Infine, il tipico ringhiare, segnale di aggressività che però non è equivalente alla volontà del cane di metterla realmente in atto. Dunque, il cane può ringhiare anche mentre gioca. In linea di massima, se il cane ringhia è bene compiere un po’ di attenzione, poiché andrebbe interpretato sempre come avvertimento, blando (il ringhio a bocca chiusa) o più acceso (quando il ringhio è a denti scoperti).