Cane abbandonato e in fin di vita trova una nuova salvezza di vita

La storia di rinascita di un cane abbandonato in una pozza di sangue, e ora in grado di sorridere di nuovo alla vita.

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Sta finalmente acquisendo un lieto sviluppo la storia di Franca, un bel cane delle cui vicissitudini avevamo letto più di tre mesi fa su La Zampa, il quotidiano “animalesco” de La Stampa.

Franca, Rottweiler di due anni, era stata trovata seduta in una pozza di sangue generata da una gastroenterite emorragica, abbandonata da un adulto e da un figlio adolescente. Una storia di drammatico disinteresse che stava per costare la vita a Franca, se non fosse stato per l’aiuto di alcuni volontari giunti sul luogo dell’abbandono.

La storia di Franca inizia una domenica di qualche mese fa, quando un’auto si fermò facendo scendere un ragazzo e un cane. Il cane fu legato frettolosamente al cancello di una villa di Salerno: in pochi secondi il ragazzo era di nuovo a bordo dell’auto, in fuga senza alcun rimorso. Il cane? Lasciato per strada, legato, in una pozza di sangue.

Fortunatamente, i volontari del canile di Salerno sono giunti in soccorso in breve tempo. “Alle 7.50 i volontari come ogni giorno sono arrivati in canile – diceva all’epoca la responsabile della struttura, Antonella Centanni e presidente della Lega per la difesa del cane, sezione di Salerno – Appena si sono accorti dell’animale hanno chiamato il veterinario che ha bloccato l’emorragia, ma non la diarrea dalla quale il rottweiller non è ancora guarito”.

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Oggi invece, a distanza di oltre tre mesi da quella storia, il cane sta bene e può guardare con rinnovato ottimismo la sua nuova vita.

“Ancora mi chiedo come ha fatto a lasciare il suo cane in fin di vita così, da vigliacco. – scrive infatti oggi la Centanni su Facebook annunciando l’adozione – Franca, una Rottweiler dal carattere dolcissimo e giocherellona (…)Ci sono voluti tre mesi di cure per poter dire che era fuori pericolo, ma c’è voluto un attimo per far innamorare Adrian e Mirko, i suoi giovani padroni. Auguri Franca e buona vita”.