Guai a prendere in giro il cane del re. Soprattutto se siete in Thailandia. A scoprire cosa può accadere è il giovane 27enne Thanakorn Siripaiboon, che ora finirà a processo per lesa maestà e per sedizione, rischiando fino a 37 anni di prigione.
Stando a quanto affermano le leggi locali, infatti, chi insulta il re Bhumibol Adulyadej, la regina, gli eredi al trono o i reggenti è punibile con la reclusione. Quel che probabilmente il giovane non sapeva è che in tale “recinto” andrebbe incluso anche il cane. Ma in cosa consiste tale grave presa in giro?
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A spiegarlo è l’avvocato di Thanakorn, che ricorda come “era un post che includeva tre foto con un messaggio satirico sul cane. Non avrei mai immaginato che la legge sarebbe stata utilizzata anche per il cane reale, è una sciocchezza”.
Ad ogni modo, il re non ha voluto sentire alcuna storia. Anzi, per il re quel cane ha un significato molto speciale, visto e considerato che si tratta di un meticcio trovato in strada e da lui adottato, e utilizzato spesso, anche in pubblico, come simbolo di fedeltà e devozione. Dunque, un animale a cui è così affezionato da scrivere un libro, ispirato nel 2002, e promuovere un film di successo in Thailandia, “Khun Tongdaeng: The Inspiration”.