Una grave disabilità non ha fermato l’entusiasmo e la generosità di un bel cagnolone, che è diventato un vero e proprio fondamentale strumento di aiuto nella pet therapy.
La storia, raccontata da La Zampa, inizia alla fine dello scorso anno, quando la Louisville Metro Animal Services (Lmas) ha ricevuto una telefonata per un American Pit Bull Terrier colpito da un proiettile alla zampa. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi e l’ospedale veterinario dove i volontari l’hanno condotto, hanno proposto l’eutanasia come soluzione per porre fine alle sofferenze dell’animale.
Fortunatamente, la veterinaria dell’associazione ha espresso il suo disaccordo nei confronti di tale soluzione, somministrandogli invece degli antidolorifici e procedendo a un completo bendaggio dell’arto. Di qui, la sorte del cane ha incrociato quella di Leslie Hwak, la responsabile per le pubbliche relazioni della Lmas, che è rimasta molto colpita dal cane, scegliendo di prendersene cura e di adottarlo.
Purtroppo però, non è stato possibile salvare la gamba a Yankee. Il quale, tuttavia, non è sembrato molto scosso da questo avvenimento, tanto che Hwak ha capito che forse Yankee era destinato a qualcosa di importante. Ed è per questo motivo che il cane è stato impiegato come strumento per la pet therapy, soprattutto per i bambini e i veterani rimasti disabili dopo aver perso degli arti.
