Se un cane o altro animale domestico viene trascurato, il rischio è di andare incontro alle conseguenze equiparabili per il suo abbandono, ma non per il suo maltrattamento.
A parlarne in maniera diffusa è stato il quotidiano Il Sole 24 Ore, che ricorda una recente pronuncia della Sezione penale del Tribunale di Treviso, la n. 375 del 9 maggio 2015, secondo cui è configurabile la contravvenzione di abbandono, e non di maltrattamento di animali, nell’ipotesi in cui dai comportamenti tenuti dal padrone nei confronti del proprio cane sia ravvisabile una trascuratezza, piuttosto che una volontà di cagionare lesioni all’animale.
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Nella fattispecie oggetto di esame, il cane era costretto a vivere in un’area in cemento dalle dimensioni molto contenute, legato ad una catena, senza cuccia o protezioni. La riconduzione di tale fattispecie nelle conseguenze dell’abbandono ha naturalmente prodotto un’interpretazione più lieve rispetto alle conseguenze, più gravi, del maltrattamento.