Quando pensiamo agli animali domestici ci viene in mente il gatto o il cane che scodinzola per le stanze di casa. Quando invece pensiamo agli animali selvatici, immaginiamo foreste e boschi incontaminati. Ma quale è la reale linea di confine che separa gli animali selvatici e gli animali domestici? È davvero così netta la separazione?
A svelare quali sono le divergenze tra le due “tipologie” di animali è una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Science, secondo cui all’origine del processo di domesticazione vi sarebbero stati dei cambiamenti di comportamento dell’animale. È pertanto l’aspetto psicologico che separa gli animali domestici da quelli selvatici, e non l’appartenenza alle singole razze.
Per capire quanto sopra, i ricercatori hanno prodotto la sequenza di riferimento del genoma del coniglio, l’animale utilizzato per questa sperimentazione. I ricercatori hanno poi risequenziato il genoma dei conigli selvatici e dei conigli domestici, confrontando quindi i diversi genomi. Il raffronto ha evidenziato che la domesticazione del consiglio non è avvenuta mediante un cambiamento drastico di pochi geni, ma attraverso un lento e progressivo mutamento delle frequenze di molte varianti genetiche.
Di qui, diverse valutazioni che potrebbero aprire le strade ad altre ricerche. Vi terremo informati sugli sviluppi futuri.