Come si può “parlare” al cane? La risposta non è certamente semplicissima o, naturalmente, non si può riepilogare in poche righe. Possiamo tuttavia parlare – o, meglio, comunicare – con il nostro cane, utilizzando i sensi in maniera diversificata.
Ricordate infatti che nel cane i sensi dell’udito e dell’odorato sono molto più sviluppati che nell’uomo. Anche la sua vista è molto acuta, soprattutto al buio, ed è particolarmente efficace nel cogliere le cose che si muovono. A proposito di vista, ricordate: è assolutamente falso che il cane veda in bianco e nero. Naturalmente, questo non significa che veda come l’uomo, visto e considerato che l’occhio umano può percepire maggiori sfumature. In compenso, gli occhi del cane possono cogliere comunque i colori principali.
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Il cane può comunicare con la voce e con il corpo; sono in particolare le sue orecchie e la sua coda ad esprimere buona parte del suo linguaggio non vocale. I comportamenti che i cani esprimono con la coda e con le orecchie possono indicare la minaccia di aggressione o, al contrario, lo stato di sottomissione. E solamente un buon proprietario di animali domestici sarà in grado di interpretarli correttamente (nessuna paura, ne parleremo in maniera diffusa nel corso delle prossime settimane!).
Ad esempio, orecchie e coda diritte, pelo sollevato e posizione eretta indicano che il cane è pronto all’aggressione. Orecchie basse e coda tra le gambe segnalano invece uno stato di sottomissione, che è espresso anche quando il cane si sdraia a pancia all’aria.
Anche il saluto e l’atteggiamento amichevole sono espressi con la coda, mediante il classico scodinzolio. Con la voce poi, ringhiando, abbaiando, ululando e guaendo, il cane accompagna i suoi stati d’animo. Tenetelo a mente, e cercate di ricondurre i vari atteggiamenti del vostro cane a certe abitudini “ricorrenti”…