Come si sviluppa un cane: viaggio tra le principali fasi di vita

Una panoramica delle prime fasi di vita dei nostri amici cani: dalla nascita al’ordinamento del branco.

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Nelle prossime settimane compiremo specifici approfondimenti sulle fasi di vita dei nostri amici cani. Per potervi comprendere di interpretare pienamente ciò che specificheremo, occupiamoci oggi di una bella panoramica di sintesi, cominciando dalla nascita.

E’ infatti opportuno ricordare che il cucciolo nasce completamente cieco e sordo. In questa “fase neonatale” avvengono importantissimi cambiamenti nella sua fisiologia, ma i suoi rapporti con l’esterno sono rigorosamente limitati al contatto con la madre, della quale percepire il calore materno, e della quale ricerca il latte.

A proposito di calore: per ottenerne di più i piccoli hanno l’abitudine di stringersi anche tra loro e formare delle “ammucchiate” che ha potuto osservare chiunque abbia allevato una cucciolata. Ma in realtà i cuccioli non “sanno” di avere una madre e dei fratelli, ma pensano solamente a sopravvivere cercando di conquistare cibo in abbondanza e tatto.

Superate le prime 2-3 settimane, c’è la c.d. “fase di transizione“. In questa fase vengono aperti i condotti auditivi e le palpebre dei cuccioli, che però non vedono ancora praticamente nulla; dai quindici ai venti giorni la vista comincia a funzionare, e i cuccioli effettueranno primi timidi tentativi di reggersi in piedi e fare qualche movimento. Infine, i cuccioli cominciano a prendere coscienza del fatto che mamma e fratelli sono esseri viventi con cui ci si può rapportare. Verso l’inizio della terza settimana i cuccioli possono cominciare a mostrare una sola reazione: quella di paura. Già a sedici-diciotto giorni i cuccioli cominciano a manifestare comportamenti “sociali” che ritroveremo nell’adulto: scodinzolano, innanzitutto, e provano anche a dare colpetti al muso della mamma.

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Superata anche questa fase, si giunge a quella dell’imprinting, importantissimo momento di crescita che coinvolge il periodo del secondo mese di vita. In questo frangente infatti i cuccioli possono felicemente sperimentare i sensi: vedono, sentono, camminano, mangiano da soli e soprattutto prendono piena coscienza dei rapporti sociali.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è interessante notare che a questa età i cuccioli non manifestano alcuna competitività ed è normale vederli mangiare tutti insieme nella stessa ciotola. Per quanto riguarda invece i rapporti sociali, essi si traducono nel riconoscimento vero e proprio di mamma e fratelli, che vengono “identificati” come conspecifici, e nella reazione di paura verso tutto ciò che non fa parte dell’ambiente-cuccia, ovvero della famiglia.

In questa fase dello sviluppo l’uomo deve assolutamente far credere ai cuccioli… di far parte integrante dell’ambiente-cuccia, ovvero di appartenere alla stessa specie dei cani. Il meccanismo di riconoscimento della specie, in etologia, si chiama “imprinting”: ne parleremo più in avanti.

Arriviamo quindi alla fase della socializzazione: è in questo periodo che i cuccioli lasciano la cuccia e iniziano a incontrare altri membri del branco, imparando “come comportarsi”. In questa fase, il cucciolo va assolutamente portato a conoscere gli altri cani (altrimenti diventerà un adulto rissoso o pauroso, a seconda della sua indole) e un numero più congruo possibile di persone (altrimenti diventerà un adulto diffidente verso la
gente).

C’è poi la fase di ordinamento gerarchico, sperimentabile tra le 13 e le 16 settimane di vita. E’ qui che i cuccioli cominciano a stabilire “gerarchie” precise tra loro: si impone non solo il più forte ma anche il più intelligente, il più “sveglio”, quello capace di affrontare meglio le situazioni nuove e impreviste. Le due cose spesso sono legate tra loro: il cucciolo più intelligente è anche quello che riesce sempre a procurarsi il cibo, cosa che lo porta a divenire più forte fisicamente. In questo periodo si cominciano a notare in modo evidente, specie nei cani più “lupini” e primitivi, i gesti ritualizzati di dominanza e sottomissione.

Infine, c’è la fase di ordinamento del branco, che riguarda il secondo trimestre di vita. Una fase che inizia quando è ancora in corso anche l’ordinamento gerarchico, e che serve ai giovani quattro zampe per imparare a collaborare tra loro, affinare le tecniche di caccia, scoprire come unire le proprie forze per fronteggiare un pericolo, e così via.