In questi giorni stiamo affrontando una serie di piccoli approfondimenti sui modi che il nostro gatto usa per potersi relazionare correttamente con l’esterno.
E, in tal senso, è oggi giunto il momento di occuparci della coda, che per i nostri amici felini rappresenta una sorta di strumento fondamentale per mantenere l’equilibrio, e in misura ancora più specifica quando corre o quando salta. Ma non solo: la coda è anche uno strumento insostituibile di comunicazione, visto e considerato che sebbene il gatto possa fornire segnali contrastanti con il resto del corpo, i movimenti della coda riveleranno le sue vere intenzioni.
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Qualche esempio? Il gatto porta la coda alta sul dorso quando saluta, quando sta valutando il mondo circostante, o quando è deluso. Di contro, la coda è abbassata e la punta agitata quando il gatto sta cacciando. Quando il gatto sta passeggiando o trotterellando, la coda è tenuta in fuori con un angolo di 40° rispetto al dorso, ma se l’andatura aumenta, la coda è portata più bassa.
Ancora, se l’attenzione del micio viene attirata da qualcosa, la coda viene sollevata ed entrambe le orecchie sono rivolte in avanti e portate erette. Quando il gatto è dubbioso, muove lentamente la coda a destra e a sinistra. Quando la coda è agitata come una frusta con movimenti nervosi, il gatto sta per manifestare tutta la sua aggressività (esattamente il contrario del cane che mostra così la sua gioia).