Vi siete mai chiesti se sia “giusto” dormire con il proprio cane? A dir la verità, una risposta puntuale a tale quesito non esiste, dipendendo prettamente da fattori e da preferenze soggettive.
Tuttavia, qualche dato è possibile ricondurlo in sede di breve approfondimento. Per esempio, negli Stati Uniti, stando a una ricerca condotta dall’American Kennel Club, circa il 45% delle persone è solita dormire con il proprio cane. In Italia le percentuali sono comunque piuttosto elevate, dimostrando che in tutto il mondo dove il cane è un comune animale domestico, tale pratica è molto diffusa.
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Fin qui, i dati statistici. Sull’opportunità o meno di questa abitudine ci sono però parecchi pareri contrastanti. Secondo alcuni l’animale, per il fatto di essere condotto a passeggio in luoghi pubblici, potrebbe trasmettere al compagno di letto allergie o infezioni, essendo il pelo un buon rifugio per batteri, polvere e pollini. In aggiunta a quanto sopra, il cane è solito muoversi nel sonno ed emettere una serie di versi (o abbaiare) che potrebbero disturbare, soprattutto se di grossa taglia, il sonno di chi gli dorme a fianco. Come se non bastasse, capita anche che nel momento in cui si decidesse o si fosse costretti ad interrompere questa consuetudine, l’animale potrebbe non accettare la nuova situazione e diventare difficilmente gestibile. Insomma, un disastro.
Esiste però anche un’altra scuola di pensiero secondo cui il contatto stretto con l’animale costituisce soltanto una delle molte occasioni -e neppure la più pericolosa, soprattutto se il cane è ben tenuto- che abbiamo di entrare quotidianamente in contatto con agenti patogeni. E a chi eccepisce che dormire con il padrone potrebbe nuocere all’educazione dell’animale, portato a un eccesso di autostima e quindi all’aggressività, i favorevoli replicano che, al contrario, il cane, per il fatto di ricevere questa importante attenzione diventa più docile.
E voi da che parte state?