Secondo quanto sostiene il Daily Mail, ogni anno milioni di gattini vengono trovati e condotti nei rifugi, i quali – tuttavia – spesso sono costretti a procedere all’eutanasia di buona parte di essi a causa dell’impossibilità di poter far fronte alle esigenze della popolazione felina.
A sostegno di quanto sopra il Daily Mail ha prodotto un interessante focus nel quale domanda una specifica opinione a Gregory Castle, amministrazione della Best Friends Animal Society, e uno dei leader del movimento no-uccisione, che gestisce alcuni dei cimiteri per animali più grandi del Paese.
In altri termini, quel che accade è che le limitate risorse finanziarie dei rifugi e dei gattili spesso si scontrano con la bontà che lo stesso personale e le persone che trovano i poveri mici per strada manifestano ogni giorno. Un problema che riguarderebbe prevalentemente i mici di pochi giorni o poche settimane, che necessitano di cibo specifico e di un allattamento continuo (ogni circa due ore, attraverso dei “biberon”), oltre a vaccini e altre cure che richiedono grande attenzione.
Il risultato è pertanto, purtroppo, abbastanza prevedibile: nonostante gli sforzi incredibili dei volontari, nonostante le donazioni e nonostante la grande volontà, spesso non si riesce a far fronte alle esigenze dei gattini, con ciò che ne consegue.
Un allarme che è lanciato dal Daily Mail e che sembra riguardare il territorio britannico (dove, riportava questo articolo, vengono uccisi quasi i tre quarti di tutti i gatti) ma… cosa accade negli altri Paesi? Cosa ne pensate di questa terribile notizia?