La… gestione delle feci del cane rappresenta un problema con il quale tutti i proprietari di animali domestici devono prima o poi confrontarsi. Ma cosa prevede la legge per la pupù e la pipì?
Innanzitutto, ricordiamo – qualora ve ne fosse ulteriore bisogno! – che la legge stabilisce che è severamente vietato ai proprietari o detentori a qualsiasi titolo di cani abbandonare le deiezioni solide degli animali in spazi pubblici adibiti al passaggio pedonale o in zone di verde pubblico attrezzato a giardino.
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Dunque, le deiezioni solide – la pupù, per intenderci! – dovranno essere rimosse con mezzi idonei (per esempio, i pratici kit che prevedono guanti e sacchetto). Quanto alle deiezioni liquide, se chi conduce l’animale non evita che esse attingano il muro di un edifico, e non si attiva per ripulirlo, può essere denunciato dal proprietario per imbrattamento di cose altrui, e potenzialmente punito con la reclusione da uno a sei mesi o con la multa da 300 a 1.000 euro (reclusione da 3 mesi a un anno e multa da 1.000 a 3.000 euro se il fatto è commesso su cose d’interesse storico o artistico).
Le sanzioni potrebbero apparire superficialmente severe ma… in realtà non è affatto così se pensiamo che il proprietario del cane deve vigilare sui comportamenti dell’animale, limitandone se del caso la libertà di movimento per ridurre il più possibile il rischio che possa imbrattare i beni di proprietà di terzi quali i muri degli edifici o i veicoli parcheggiati.
Ricordate anche che alcune ordinanze comunali possono introdurre ulteriori divieti con i quali dovrete fare i conti nella vostra municipalità. Ad esempio, alcuni regolamenti comunali sanzionani chi, portando a passeggio il cane, venga sorpreso senza gli strumenti per la raccolta delle feci, indipendentemente dal fatto che l’animale abbia o meno imbrattato il suolo pubblico, e chi non rechi con sé, a questo scopo, anche una bottiglia di acqua.