I gatti, così come molti altri animali (domestici e non solo!) hanno una comunicazione olfattiva molto diffusa e varia. Cerchiamo pertanto di saperne un po’ di più, interpretando correttamente alcuni comportamenti del nostro micio.
Cominciamo con la c.d. “marcatura del territorio” con l’urina. Si tratta di una pratica comune nei maschi non castrati ma anche in alcune femmine, soprattutto se in estro. La sua frequenza dipende soprattutto dai cambiamenti ormonali che si verificano durante la stagione degli accoppiamenti (con un picco proprio in tale scenario), sebbene questo comportamento possa ben verificarsi (ma più raramente) anche in gatti castrati di entrambi i sessi.
Per poter marcare il territorio con l’urina il gatto si avvicina a una superficie verticale, calpesta il terreno con le zampe posteriori, agita la punta della coda e rilascia un piccolo spruzzo di urina. Alcuni soggetti si accovacciano e spruzzano allo stesso modo anche le superfici orizzontali.
Leggi anche: Gatti, ecco svelato come riescono a sentire
Lo scopo è ben noto: i gatti che si comportano stanno inviando un messaggio odoroso che trasmette diverse informazioni, con lo scopo principale di avvertire gli eventuali invasori del territorio e rende nota la disponibilità all’accoppiamento.
In aggiunta alla marcatura dell’urina, altro segnale di comunicazione molto importante è rappresentata dalla graffiatura. Anche in questo caso si tratta di un comportamento molto diffuso, con il quale il micio marca il territorio segnando con evidenza gli oggetti nelle zone dove passa la maggior parte del loro tempo. In realtà non si tratta di una “semplice” graffiatura: con questo comportamento, infatti, il micio impregna gli oggetti con il proprio odore, che viene secreto dalle ghiandole poste nelle zampe. Naturalmente, oltre che olfattiva tale comunicazione è anche visiva, valutato che si tratta di segni molto evidenti.
Per quanto riguarda gli oggetti favoriti per la graffiatura, si tratta principalmente di elementi verticali (all’estero degli alberi con corteccia morbida, mentre in casa sono gli oggetti verticali in evidenza, come divani, gambe delle sedie, ecc.).
Tra le altre modalità di comunicazione olfattiva non mancano le secrezioni anali: osservando attentamente il micio si può ad esempio scoprire che alcuni di loro sono portati a coprire con attenzione le loro feci. La comunicazione olfattiva si poggia tuttavia, in questo senso, sull’annusare l’area perianale: sicuramente avreste visto due o più gatti annusarsi reciprocamente l’area perianale. Un modo particolare – ma non raro nel mondo animale – di farsi le presentazioni.
Infine, un ultimo cenno alle secrezioni cutanee. Avrete sicuramente notato uno o più gatti strofinarsi i lati della testa contro un oggetto, o una persona: è un’azione finalizzata a depositare segnali olfattivi mediante lo sfregamento sull’oggetto in questione.