Secondo quanto afferma il report biennale Living Planet, presentato dalla Zoological Society Of London e dal WWF, nel corso degli ultimi quarant’anni la Terra avrebbe perso circa il 52% dei suoi animali, andando a danneggiare in modo irreparabile il suo incredibile patrimonio di biodiversità.
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La colpa, naturalmente, è attribuibile all’uomo. Il quale, per giunta, poco o nulla fa per poter mettere in salvaguardia alcune zone estremamente delicate del Pianeta. Secondo il report, infatti, nell’ambiente più a rischio (quello dei fiumi e dei corsi d’acqua), il 75% della popolazione faunistica è andata incontro a morte per mano dell’uomo (dighe, scarichi industriali, altre forme di inquinamento).