Questa civetta tenerissima apprezza le carezze e i massaggi rilassanti della sua padrona. Una buona occasione per soffermarci per qualche minuto a parlare di questo particolare animale, diffuso in tutto l’emisfero nord del mondo (e pertanto anche in Europa). In Italia la civetta è diffusa in tutta la Penisola (tranne che sulle Alpi), e si può facilmente trovare nelle vicinanze degli abitati civili, dove c’è la presenza umana, in zona collinare. Considerato che ha delle caratteristiche alimentari ben precise, tende ad evitare le zone nevose.
La civetta è un uccello notturno che rimane vigile tutto il giorno, ma “opera” in caccia solo nel tardo pomeriggio o nella serata più inoltrata. L’animale è carnivoro ed è capace di ingoiare le prede intere, rigurgitando sotto forma di borre le parti indigeribili (di solito, le ossa, i peli, le piume e i denti).
La civetta nidifica tra i mesi di marzo e di giugno, e depone tra le 2 e le 5 uova in piccole cavità tra le rocce, negli alberi, nei muri di vecchi edifici, in tane abbandonate e così via. La covata dura 4 settimane, periodo nel quale è aiutata dal maschio nella caccia. Dopo un mese, o poco più, i piccoli lasciano il nido e avviano una strada di crescita che li condurrà ad essere pienamente indipendenti dopo 2 -3 mesi di vita.
Purtroppo, la civetta è considerata dalla cultura popolare come un animale che porta sfortuna. Di contro, in Grecia è considerata sacra per la dea Atena, dea della sapienza, ed è ancora oggi raffigurata in molti portafortuna.