Stando a quanto denunciano alcune associazioni di animalisti in Cina, nel quartiere Dayang, nella zona orientale della città cinese di Jinan (una metropoli da 6 milioni di abitanti), si starebbe cercando di risolvere il problema dei cani randagi nel peggiore dei modi.
Secondo il sito web Indian Express, infatti, si starebbero organizzando veri e propri squadroni della morte per cercare di sopprimere tutti i cani non registrati.
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Un giornalista del quotidiano britannico Guardian ha dunque cercato di contattare le autorità comunali per comprendere se realmente possa trattarsi di un provvedimento “ufficiale”. In cambio, ha ricevuto un rifiuto a commentare la notizia.
Anche se la notizia dovesse essere vera, non sembra comunque che vi siano rischi di infrangere la legge cinese, che non prevede specifiche norme per poter tutelare gli animali domestici in pubblico, nè vi sono normative che obblighino ad esempio di tenere i cani al guinzaglio, o multe previste per chi non pulisce le deiezioni…