A un anno dall’uccisione del cane Angelo, bastonati e picchiato da quattro ragazzi, si è verificato un altro episodio di crudeltà nei confronti degli animali. È stato trovato senza vita il corpo di Ciccio, un meticcio torturato ed impiccato. A scoprire il cadavere del cane è stato un passante nel mentre andava alla ricerca di funghi. Ciccio era legato per il collo ad una staccionata e sul suo corpo erano evidenti i segni di tortura. Un’uccisione sadica, spietata, le cui dinamiche richiamano troppo da vicino il caso del povero Angelo, finito nelle mani di quattro spietati assassini nelle campagne di Sangineto, a Cosenza.
Ciccio era un meticcio di 4 anni: “Era buono, non faceva male a nessuno. Probabilmente si sarà fidato di chi poi lo ha ucciso”, hanno raccontato ai vicini. Il proprietario del cane, incredulo di fronte a tanta crudeltà perpetrata sul suo povero cane, ha sporto denuncia ed è affiancato dall’Associazione ambientalista Accademia Kronos (sezione provinciale di Salerno): “Il disprezzo per la vita delle persone che impera e dilaga nella nostra società non deve farci meravigliare di fronte e gesti simili”, hanno detto gli esponenti dell’associazione. Il vice coordinatore provinciale delle Guardie giurate zoofile ambientali, Raffaele Iannone, ha rincarato la dose: “Questi gravi episodi, purtroppo si stanno diffondendo ovunque, basta navigare in rete per trovare notizie terribili di poveri animali indifesi uccisi in modo barbaro e cruento, senza alcuna pietà, per il solo gusto di infliggere sofferenze. Atti ignobili, che dovrebbero tuttavia far riflettere molto, poiché oltre all’aver commesso un atto brutale che la legge classifica e persegue come reato, rappresentano un segnale di pericolo poiché siamo di fronte a persone disturbate e socialmente pericolosi”. Sono in corso le indagini per risalire agli autori della brutale uccisione.