Tra le scelte iniziali che si effettuano nel momento in cui si è in procinto di prendere un cane, vi è naturalmente quella del sesso del quadrupede. Ma come orientarsi?
In linea di massima la femmine è più docile del maschio e nella maggior parte dei casi è di taglia più minuta. Anche se va in calore 6 due volte l’anno (creando qualche piccolo “disagio”, sebbene le perdite di sangue si possono arginare con delle mutandine igieniche), è più veloce ad espletare le sue funzioni igieniche e questo è un particolare da non trascurare se si decide di tenere un cane in appartamento, con la conseguenza di dover necessariamente uscire almeno tre volte al giorno per la classica passeggiatina.
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Se invece si decidesse di tenere il cane in giardino, soprattutto se questo è esposto al passaggio di parecchi cani liberi, o se si vive in campagna, potrebbe essere consigliabile scegliere un maschio, quantomeno per mettersi al riparo da cucciolate… inaspettate!
Naturalmente, quanto sopra è un’estrema sintesi di quanto più consigliabile. E’ infatti vero, ad esempio, che se si decide di tenere il maschio in giardino, questo dovrebbe essere recintato adeguatamente perché quando il maschio avverte la presenza di una femmina in calore, difficilmente riuscirete a distoglierlo dai suoi “fini”.
Altrettanto naturalmente, se acquistate un cane di razza con l’obiettivo (futuro) di farlo accoppiare quando sarà adulto, il consiglio generalmente conferito è quello di optare per la femmina, perchè al contrario di quel che si pensa infatti, anche se la femmina non è pluridecorata, può sempre avere cucciolate, mentre la probabilità che un maschio venga scelto per riprodurre è molto bassa, per il semplice fatto che – allo scopo – si selezionano spesso soggetti campioni di bellezza, di lavoro, e così via.