Secondo quanto afferma un recente studio condotto dai ricercatori del Cambridge University’s Institute of Public Health, un moderato e continuo esercizio fisico potrebbe aiutare a ridurre il rischio di contrarre l’Alzheimer.
Il rischio sarebbe infatti dovuto – almeno per un terzo dei casi analizzati – a motivazioni che sono legate allo stile di vita. Di conseguenza intervenire sulla mancanza di attività fisica, l’obesità e altri fattori simili, potrebbe contribuire ad allontanare il rischio di contribuire allo sviluppo della patologia.
In maniera più concreta, i ricercatori segnalano che camminare per almeno 20 minuti, tre volte alla settimana, aiuterebbe a mantenere un buon livello di circolazione sanguigna del cervello, riducendo quindi il formarsi delle placche responsabili dello sviluppo della malattia.
“Il messaggio importante è che ci sono aspetti della vita sana che riducono il rischio di Alzheimer. Questo non vuol dire che possiamo prevenire la demenza e l’Alzheimer nel complesso, ma ci sono probabilità che questo sia possibile. Persino una semplice camminata veloce alcune volte a settimana” – afferma Carol Brayne, dell’istituto – “È davvero difficile per molte persone svolgere gli esercizi. Se nient’altro è possibile anche una camminata può essere d’aiuto. Questo evidenziano i risultati, da 20 minuti a mezz’ora tre volte a settimana. Voglio dire che si dovrebbe semplicemente inserire qualche tipo di attività fisica nella propria vita, nel migliore dei modi possibile. Questo potrebbe essere anche scendere dall’autobus alla fermata precedente la propria e percorrere l’ultimo tratto camminando”.